lunedì 14 aprile 2014

Quiche Ricotta e Cicorie


Alle volte viene anche a me di essere pigro in cucina (sottolineo in cucina, perché in tutti gli altri campi sono pigro sempre) ma comunque voglio qualcosa di buono e gustoso. Stavolta ho espresso la mia pigrizia con una pasta brisè preconfezionata... e già vi vedo come un sol uomo a urlarmi "PENITENZIAGITE!!!" come il buon frate Salvatore (Ron Perlman) ne "Il Nome della Rosa"... 

giovedì 3 aprile 2014

Pane e Proteine (con mousse di lenticchie e pinoli)

Un nuovo autore, anzi autrice, si unisce a noi per arricchirci di esperienza e deliziarci di bontà. Nat ce la siamo studiata, coccolata e carpita ed eccola con un pane che è tutto un programma. 

Ecco la ricetta di questo pane:

350 g di farine/semola così composti:

  • 180 g farina integrale di farro, 
  • 100 g di semola Cappelli macinata a pietra, 
  • 70g di farina 0

210 g di acqua
100 g di Pasta Madre
1 cucchiaino e mezzo di sale rosa himalaya
1 cucchiaio di olio evo
Una tazza di mousse di lenticchie (lenticchie bollite fino ad asciugare l'acqua di cottura e frullate col mixer, con l'aggiunta di un pizzico di sale)
Pinoli quanto vi pare

E faccio così:
Peso e mescolo le farine verso le 19, aggiungo tutta l’acqua, mescolo e lascio il tutto a riposo per un’oretta scarsa. Aggiungo la PM e impasto a mano per qualche minuto, lascio a riposare ancora e nel frattempo preparo la cena… Dopo una mezz'ora riprendo l’impasto, aggiungo sale e olio, due manciate abbondanti di pinoli e la mousse di lenticchie, impasto e lascio di nuovo a riposare. Dopo cena lo sistemo sulla spianatoia e gli dedico due o tre pieghe a distanza di 40 minuti circa e dopo la serie di pieghe lo sistemo in un cestino da lievitazione ben insemolato, lo lascio in forno spento per tutta la notte… spengo le luci e vado a nanna. Al mattino, dopo 7/8 ore accendo il forno, capovolgo l’impasto bello lievitato su un foglio di carta da forno e inforno a 250 gradi in forno ventilato, e lascio cuocere i primi 10 minuti a 250, poi abbasso a 220 per altri 8/10 minuti, poi altri 8/10 minuti a 200 e gli ultimi 5/10 minuti a 180 gradi… ( se le pagnotte sono più di una il tempo si allunga in genere).




Se vi va di fare due chiacchiere con noi, passate a trovarci nel nostro gruppo su facebook Apprendisti Pasticcioni

P.S.: Non dimenticate che anche questo mese raccogliamo ricette! Il tema é: La Tradizione Pasquale!
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mercoledì 2 aprile 2014

Rustigoccioli: Pangoccioli di Farro con Coccolato Bianco

Quasi mi facevo scappare l'occasione! Quando ho letto l'articolo di Valentina sul suo blog ero titubante, non sapevo se partecipare oppure no... non mi sentivo all'altezza. Poi le mie care amiche Rosy e Manù, mi hanno convinto dicendomi che non avevo niente da perdere a partecipare, (faccia e reputazione non le ho mai avute) anzi, mi sarei negato un'opportunità. Così preso il coraggio a 6 mani ho proposto la mia candidatura e sono stato tra i fortunati che sono stati selezionati. Qualche giorno dopo, grazie anche all'aiuto del mio amico Rosario che gentilmente ha recuperato il pacco per me dal corriere, ho ricevuto le tanto agognate farine ed è iniziato il vero momento difficile: che cosa faccio?
Pensa che ti ripensa sono approdato all'idea dei pangoccioli, ma li dovevo fare, come sempre a modo mio: invertiti. Non bianchi con gocce scure ma scuri con gocce bianche. Un po' di brainstorming con Manù e ne è uscita fuori questa ricetta. L'einkorn (farro monococco) dona un retrogusto spettacolare che, maturando, migliora e si fonde con il cacao in qualcosa di unico che non avevo immaginato. Gustosissimo! Non sono solito darmi pacche sulle spalle da solo, ma stavolta rischio la slogatura e lo faccio. Bravo Giggì! In realtà il merito va anche alle farine: quel pizzico di segale, farina tanto amata dai lieviti e che è già addizionata alla manitoba, riesce a compensare la "lentezza" nella lievitazione propria di questa farina naturalmente forte e l'einkorn, farina di farro tagliata con farina 0 di grano tenero si presta a tutti i tipi di interpretazione, dolci e salate, conferendo una rusticità che non da fastidio. Bravi anche voi del Molino Grassi dai!

martedì 1 aprile 2014

Pasta con Sarde e Finocchietto


"A pasta chi sardi" se vieni a Palermo e non la provi o non ti piacciono le sarde o sei uno sfigato ;)
A parte gli scherzi , la pasta con sarde e finocchietto è uno dei piatti principe della tradizione palermitana e come tale preparata in svariati modi di famiglia in famiglia,  anche se a onor del vero spesso le varianti differiscono per mere piccolezze... detto questo non si può dire che quella è più buona dell'altra o che la vera ricetta è una piuttosto che un'altra, ognuno poi propone la propria come la migliore per una questione di gusto o tradizione familiare e tutte le varianti sono da provare almeno una volta :)