venerdì 28 febbraio 2014

Capri caprese e capresine

Buongiorno a tutti mi presento, sono Antonio, ma tutti conosceranno il mio più ben noto fratello nonché tra gli amministratori del blog... e qui partono le malelingue: è raccomandato!... è il fratello! Calma, calma, un po' le ossa me le sono fatte!
Colgo l'occasione per congratularmi con tutti per il blog e i suoi post, davvero un bel lavoro, complimenti!
Torniamo a noi, quella di cui voglio parlarvi è la TORTA CAPRESE, punto il dito nel buio e... la conoscete tutti!
Originaria dell'isola di Capri, si racconta che sia nata da un'invenzione di un noto pasticcere del luogo, il quale dette sfogo alla sua creatività per soddisfare nientedimeno che il palato di Al Capone.
Già immagino il poveretto, con mani tremolanti e fronte imperlata di sudore che dà vita a quello che diventerà un capolavoro della pasticceria partenopea.
Premesso che io sono di parte, essendo la caprese uno dei miei dolci preferiti, vi presento la mia versione di San Valentino...fidanzata fortunella...

CAPRESINE IN SALSA FONDENTE

e vi supplico, risparmiate il fotografo!

giovedì 27 febbraio 2014

Frittata con Patate e Montasio... al FORNO!


La mia dolce metà è sempre in fissa con l'evitare quanto più di "nocivo" ci sia in cucina ed ha sempre il mio appoggio anche se stavolta proprio non riuscivo a darle ragione. Ma come? (dicevo io) se si chiama frittata è perché è fritta! Passi la cotoletta e le patatine ma la frittata è pensata proprio per essere fritta... St'esperimento non ti riuscirà, lascia perdere... etc. etc.
Per fortuna non si è fatta smontare!!! La frittata al forno (o devo ribattezzarla fornata?) è qualcosa di strepitoso: molto gustosa, anche più di una normale frittata e senza l'unto! Provatela e non ve ne pentirete.

mercoledì 26 febbraio 2014

Spaghetti di soja con verdure

A modo mio! ;)

La cucina etnica è la mia passione, lo è sempre stata, ho sempre cercato di assaggiare tutto (o quasi) senza pormi troppi problemi. L'unica volta in cui ho rifiutato di provare nuovi gusti ero a Bangkok, quando, passeggiando tra le viuzze della città, un venditore ambulante ha avuto la brillante idea di offrirmi cavallette fritte. Ho cercato di mantenere sangue freddo ed un'espressione aggraziata, senza riuscirci! Immagino che siano ottimi stuzzichini, ma 
in questo caso neanche con un corso intensificato di autocontrollo riuscirei a deglutire senza rimettere tutto (mi spiace, ma a tutto c'è un limite).
La cucina etnica che più mi attira è quella cinese/giapponese/thailandese, adoro le spezie utilizzate, le salsine, le verdure...ma forse ancora di più apprezzo l'aria di una cultura così diversa dalla nostra, che questi piatti riescono a trasmettermi.
In punta di piedi provo a cimentarmi nella preparazione di questi piatti, i più semplici per il momento, anche per l'irreperibilità di alcuni ingredienti. E a proposito di questo, ricordo la mia prima esperienza con il maiale in agrodolce, un piatto cult nei ristoranti cinesi. Tra gli ingredienti veniva citata la maizena, di cui ignoravo l'esistenza fino a quel momento e a quanto pare non solo io. Cercai questo ingrediente sconosciuto ovunque, in tutti i negozi e supermercati, ma 30 anni fa non veniva commercializzato, tanto che pensai fosse un ingrediente superfluo. Decisi di continuare la ricetta "zoppa" semplicemente tralasciando la maizena, non sapevo fosse un addensante, non la sostituii con nulla. Errore che pagai amaramente, in quanto ottenni un chilo di maiale annacquato in una simil salsa agrodolciastra...

domenica 23 febbraio 2014

Bocconcini di Tacchino marinato al Caffé

Che il tacchino sia tra i miei ingredienti preferiti è cosa oramai risaputa, come è anche noto che a mia moglie non piaccia e che grazie a questo posso sbizzarrirmi come voglio nel prepararlo, marinarlo, cuocerlo e speziarlo.
Stavolta, anche per raccogliere una sfida personale, e con in mente gli ingredienti delle "Ricette Pasticcione", sono andato proprio oltre... e ne sono ritornato con una ricetta che è (perdonate l'immodestia) superba!
Tralasciando un piccolo incidente di percorso, che vi dirò come evitare, si tratta di una preparazione veloce, escludendo i tempi della marinatura e molto molto ghiotta.

venerdì 21 febbraio 2014

Pan brioche caffè, cannella, anice stellato e cardamomo

Per un dolce risveglio


Non il solito pane, non la solita brioche, una via di mezzo per iniziare bene la giornata. Un cappuccino e brioche, tutto in uno, e per giunta speziato! Per l'impasto, ho utilizzato la macchina del pane come se fosse una planetaria. Tranquilli, ora spiego tutti i passaggi.

Ingredienti per circa 6 pan brioche grandi o circa 12 piccoli:

500 g di farina 0
250 g di latte intero
15 g di lievito di birra fresco
60 g di burro fuso
40 g di zucchero semolato
10 g di sale
2 uova 
3 cucchiaini di caffè solubile 
2 bastoncini di cannella
3 anice stellato interi
semini di 3 baccelli di cardamomo

lunedì 17 febbraio 2014

Torta al cioccolato di Anna

Nella sua semplicità, è straordinariamente appagante.

Ci sono dei momenti in cui non hai voglia di cimentarti in qualcosa di elaborato e macchinoso, così sfogli i libri di cucina e pasticceria alla ricerca di qualcosa di semplice, ma rimani delusa. Allora entra nel gruppo e voilá, ti appare la foto di una torta al cioccolato, senza decori o creme, proprio quello che stavi cercando. 
La ricetta che seguirà è di Anna che è una maga delle torte, in particolare quelle decorate, anche se lei timidamente non lo ammette. Rispetto alla ricetta originale, ho raddoppiato le dosi, per avere una torta più alta, lasciando invariata solo la quantità di cacao amaro e aggiungendo scorze di arancia e nocciole intere. Il risultato è stato straordinariamente godurioso!
Anna ha da pochissimo aperto un blog tutto suo, "La versione di Anna" dove potete trovare dozzine di fantastiche ricette: visitatelo e aggiungetelo ai preferiti, non vi deluderá. Auguri Anna!!!

mercoledì 12 febbraio 2014

Savoiardi e tiramisú

Connubio perfetto!

Savoiardi, che prendono il nome dalla regione originaria della Savoia, sono biscotti dolci e leggeri dalla consistenza molto friabile e spugnosa. La forma, un cilindro schiacciato con gli spigoli smussati, ricorda un grosso dito e per questa ragione in inglese vengono chiamati lady fingers, cioè dita di dama.
La loro origine viene fatta risalire al tardo XV secolo, quando furono creati presso la corte dei Duchi di Savoia in omaggio ad una visita del re di Francia.
I savoiardi sono uno degli ingredienti principali per il tiramisù, e nella tradizione culinaria napoletana, durante il periodo di carnevale, si intingono nel sanguinaccio.
I savoiardi o prestofatti sono attestati dalla Regione Molise come prodotto agroalimentare tradizionale.

venerdì 7 febbraio 2014

Sfenj

Le frittelle del Marocco.

Passeggiando tra le vie delle città marocchine si avverte un mix di odori che varia dal salato al dolce, inebriando o nauseando l'ignaro visitatore, non abituato ai profumi locali. Lasciandosi guidare dal naso, ci si trova di fronte a locali che possono deludere ogni aspettativa: negozi spartani, luridi, allestiti alla bell'e meglio in garage inutilizzati e dove dell'igiene non si conosce neanche il nome. I più coraggiosi si lasciano andare chiudendo gli occhi e lasciandosi trasportare assaggiando i cibi offerti, dai nomi impronunciabili e dal gusto sublime. Tra questi locali, i più caratteristici sono i venditori di sfenj, per lo più uomini che hanno deciso di intraprendere questo lavoro senza troppe pretese, preparando delle frittelle molto simili a quelle che vengono vendute nelle nostre fiere di paese. Il loro costo è piuttosto esiguo, per questa ragione si formano delle file chilometriche di avidi mangiatori di sfenj.

giovedì 6 febbraio 2014

Liquore al Cioccolato



Era da un bel po' di tempo che ero alla caccia di questa ricetta. Mi direte che il web è zeppo di ricette e del liquore al cioccolato ce ne saranno dozzine. Verissimo, ma dopo averlo assaggiato io volevo questa. Anzi volli. E volli sempre, e fortissimamente volli!
Ma in modo meno tragico dell'Alfieri eh!
Comunque ce l'ho fatta, me l'hanno data e io di cuore la giro a tutti voi. Ho apportato una sola modifica (per il momento): erano previste originariamente ben 3 bustine di vanillina. Io preferisco usare la vaniglia.

martedì 4 febbraio 2014

Warqa e b'stilla di carne trita e cardamomo

Mai provata prima?

La b'stilla è un piatto tradizionale marocchino, preparato con una sfoglia sottilissima chiamata warqa (perché richiama un foglio di carta, per quanto è sottile e delicata), molto simile alla pasta phillo, ripiena con carne, verdure, pesce o frutta secca. La classica b'stilla si prepara con piccione e mandorle, ma essendo una carne piuttosto cara e non di facile reperibilità (e soprattutto non affidabilissima dal punto di vista igienico), viene sostituita dal pollo. 
Il warqa solitamente si acquista nella medina, il centro storico, dove esperti artigiani la preparano a mano, senza l'uso di strumenti alternativi. Ciò non toglie che è possibile prepararla a casa con semplici trucchetti ;).





Ingredienti per warqa (dimensioni e quantità dipendono dalla padella che userete):

200 g di farina 0
2 cucchiai di semola di grano duro
1 cucchiaino di olio di semi
1/2 cucchiaino di sale
225 ml circa di acqua



Procedimento: 

mettete in una ciotola le farine, l'olio, il sale e aggiungere poco alla volta l'acqua mescolando bene fino ad ottenere una pastella. Riempire una pentola con dell'acqua, metterla su fuoco vivace, coprire la pentola con una padella antiaderente dal bordo basso (senza bordo è meglio), come quella che si usa per le crêpes. Aspettare che la padella si scaldi bene, poi con un pennello da cucina con le setole (quello in silicone non va bene), prendere un po' di impasto e iniziare a spennellare la padella, poco per volta. Finito il primo giro, procedere con un secondo, ripassando sul primo per rinforzare lo strato. Attendere pochi secondi, poi rimuovere delicatamente. Mettere la sfoglia ottenuta su della carta forno e spennellarne la superficie con dell'olio, senza abbondare. Nel caso doveste mettere troppo olio, tamponate con della carta assorbente, per togliere l'eccesso. L'olio serve a non asciugare troppo la sfoglia e a non far attaccare i vari strati tra di loro. Prima di spennellare la padella con dell'altro impasto, pulitela semplicemente con un canovaccio pulito, basta una passata veloce, per togliere i residui della sfoglia precedente. Procedete allo stesso modo fino ad esaurire la pastella.
Qui troverete il video che ho realizzato per vedere come procedere.

domenica 2 febbraio 2014

Macarons alla Vaniglia di Pierre Hermé

Secondo Pierre Hermé

Da tempo aspettavo il momento giusto per farli. Quando mi rimanevano degli albumi, li conservavo in frigorifero per alcuni giorni, nella speranza di usarli per fare i macarons. Poi trovavo sempre una scusa per rimandare. Perchè? Li temevo! In tanti ne parlavano con timore, come un qualcosa di estremamente difficile e complicato che alla fine cedevo il posto al bradipo che c'è in me, prendendola come scusa. Poi, però, qualcosa è cambiato. Leggendo su alcuni blog, spunta il nome di un pasticcere francese, famoso in tutto il mondo, considerato tra i più eccelsi nell'ambiente della pasticceria. Di chi sto parlando? Di Pierre Hermé, naturalmente! 
Questa volta propongo la ricetta per fare i macarons farciti con ganache alla vaniglia. La ricetta dei "gusci" è universale, ossia adattabile a qualsiasi ripieno (ganache).

sabato 1 febbraio 2014

Treccia ai 3 Pani Aromatizzati

E' da un po' di tempo che mi rimbalza in testa l'idea di una treccia di pane, ma non avevo avuto il tempo di sedermi e dedicarmici per svilupparla. Inoltre ero anche a corto di farine, quindi non potevo nemmeno avere quell'aiuto visuale che di solito fa accendere la lampadina. Eh si, perché se voglio inventarmi qualcosa di nuovo, mi capita a volte di prendere alcuni ingredienti, me li sistemo davanti, li guardo e domando: e adesso con voi che ci faccio?
Il piú delle volte faccio la figura del folle con mia moglie, che passa e scuote la testa, altre volte mi viene l'ispirazione come in questo caso. Sono riuscito a concretizzare la treccia usando 3 impasti diversi sia per le farine che ho usato che per gli aromi che ho aggiunto.