mercoledì 2 ottobre 2013

Cronaca di una Grigliata (2)

Cronaca di una Grigliata (2)


Eccallà! Bravo Gigi hai voluto fare lo sborone sul blog e pubblicare le foto della tua prima "weberata"? E mo ne paghi le conseguenze... adesso vi racconto.

Ci eravamo lasciati più o meno così:


con la foto di un povero cucciolo affamato che addenta un osso, nella labile speranza di ricavare un minimo di sostentamento. Ricordate?


La storia continua, a distanza di qualche settimana, quando mia moglie mi informa che per il fine settimana hanno deciso di autoinvitarsi mia sorella e il fidanzato. Graditissimi ospiti per carità, ma vogliono che prepari qualcosa al BBQ. 
ESTICAPPERI non ce li mettiamo?
Già nel panico per cosa preparare, mentre scorro distrattamente il feed di FB mi capita sott'occhio un post del solito Lo Cascio di BBQ4All nel quale elogia, commosso, la performance di Kitty' s Kitchen nell'esecuzione delle smoked ribs.
Curioso, apro il link e leggendo la premessa all'articolo trovo la soluzione, facile e veloce: Arista Porchettata!
Ma potevo, anche solo per una volta, farla semplice? Che ve lo dico a fare! Ovviamente NO! Esperienza zero e si complica pure la vita, direte voi. Che gusto c'è sennò?

Chiamo il prode Damiano (per chi non lo sapesse è il mio macellaio di fiducia) e mi faccio mettere da parte una bella arista. Nel pomeriggio vado a prendere la carne e vedo un bel pezzo di pancetta e mi dico: "e se invece di bardarla con le fettine, gli facessi un cappottino?" Tempo 2 secondi, manco a ragionarci sopra, che mi stavo facendo aprire a libretto la pancetta per proteggere dal freddo quella povera piccola arista. Totale: 2.6kg. Per 4 persone...

Tornato a casa inizio a tritare le erbe da mettere nell'arista (ebbene si me la sono fatta "srotolare"): rosmarino, salvia, mirto, erba cipollina e aglio, aggiungo una lacrima di olio e faccio riposare in frigo in attesa di preparare il tutto.
Al momento giusto tiro fuori arista e pancetta, asciugo ben benino, farcisco e arrotolo il cuore di 'sto cannellone gigante e poi? Mmm... mi era avanzato un po' di rub dalla volta precedente, visto che due costine erano state cotte "in bianco" e decido di fare una bella massaggiata con quello: leccata di senape e via di rub, SOTTO il cappotto. Per niente ortodosso lo so e si, sono strano forte, so anche quello.
Ci siamo quasi...

Bene, arrivato a questo punto avvolgo il tutto nella pancetta che, orcoboia!, è un pelo più corta... evvabbé... fa niente, lego il tutto e vado ad accendere i carboni.
Grazie ai ragazzi di BBQ4All stavolta non è stato difficile avere una temperatura giusta e costante (o quasi... ) quindi infilo la sonda del termometro nel cuore del rotolone e copro. Stavolta niente affumicatura, ero sul balcone di casa e non volevo rischiare le ire dei miei vicini. Me ne torno quindi in cucina ad aiutare la mia dolce signora a preparare i pignatielli di gnocchi: sughetto veloce di pomodoro con macinato e basilico, appena appena piccante, abbondante scamorza affumicata e mozzarella e poi via in forno.

Nel frattempo l'arista va tranquilla, gorgeggia contenta al calduccio nel kettle che viaggia intorno ai 150° al coperchio, di tanto in tanto esco a controllare il termometro, mi fumo una sigaretta (e scoperchio per fare una foto, ma non ditelo in giro o mi bacchettano).

Shhh! Non ditelo in giro che l'ho scoperchiata!


Arriva il momento di infornare i pignatielli con gli gnocchi e con un po' di preoccupazione noto che la temperatura interna dell'arista è quasi arrivata "al punto giusto", smorzo quindi un po' l'afflusso d'aria per ridurre la temperatura d'esecuzione ma qualcosa va storto: l'arista è pronta prima dei pignatielli!!! Mapporc...!!!

Madó! Che fame!




La metto in foil, chiudo le bocchette per far quasi spegnere i carboni e quando la temperatura cala un bel po' la rimetto al calduccio per non mangiarla fredda. Errorissimo!!!





L'arista, ahimè, continua a cuocere e quando la taglio si presenta purtroppo asciutta.
Me tapino! Il cuore aveva superato gli 80°...
Con rammarico ne mangiamo una discreta porzione, non era da buttare, solo "duretta" da masticare. Ne avanza una buona metà (complici anche gli gnocchi) che su suggerimento di mia moglie vado a sminuzzare con l'intenzione di mangiarla in seguito accompagnata da una salsina (averci pensato prima!).






Così, qualche sera dopo mi procuro un po' di yogurth qualche saltimbocca e mi ingegno: mentre salto la carne in padella, riscaldo i saltimbocca nel forno e preparo la salsina con 7-8 cucchiai yogurth, 1 di senape e mezzo di doppio concentrato di pomodoro, una bella mescolata ed è pronta. Condisco il lattughino con un filo d'olio e un po' di sale e compongo i saltimbocca. Deliziosi! Ah! Dimenticavo... ci ho aggiunto anche una mezza fetta sottile di formaggio morbido.



Una goduria da un insuccesso è una goduria a metà? O un mezzo insuccesso?

Se vi capitasse di fare il mio stesso errore provate a recuperare così e fatemi sapere.
E fatemi sapere anche se adottate una qualche soluzione alternativa.

Ciao a tutti, Gigi.







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